Lavori per le pecore d'ouessant

 

 

Le pecore d'Ouessant stanno diventando sempre più richieste in Italia, grazie alle piccole dimensioni e alla frugalità di questi animali. Soprattutto nell'agricoltura biologica, le pecorelle stanno diventando sempre più popolari come tosaerba ecologici. Le pecore aiutano non solo a tagliare l'erba, ma anche a fornire fertilizzanti di alta qualità e quindi a chiudere un ciclo ecologico senza grandi interventi umani. Le pecore d'Ouessant permettono così la gestione ecologica dei pascoli attraverso la riduzione dell'uso di pesticidi e la riduzione delle spese per la manutenzione delle macchine agricole e per la manodopera.

 

 

Usarle su pendii difficili da raggiungere

Questa razza è particolarmente adatta al pascolo su pendii di difficile accesso che altrimenti dovrebbero essere falciati a mano con grande fatica o a grande rischio. Le pecorelle sono degli scalatori molto sicuri e grazie al loro peso ( le femmine fino a 16 kg, gli arieti fino a 21 kg) non causano danni anche su terreni difficili e quindi proteggono il terreno e la vegetazione. Un ulteriore vantaggio di questa razza è che sono molto frugali e quindi anche i pascoli magri non vengono respinti da loro. 

Usarle tra i castagni o tra gli alberi da frutto

Alleviamo le nostre pecore d'Ouessant principalmente per il mantenimento dei nostri castagneti. Negli ultimi anni abbiamo avuto solo buone esperienze con l'uso delle pecore come tosaerba ecologici e, siccome svolgono il loro lavoro in modo molto efficace, ciò si riflette in una notevole semplificazione del lavoro.

 

Il grande vantaggio di tenere pecore d'Ouessant sui pascoli dove crescono alberi da frutto è naturalmente il fatto che le pecore non rosicchiano e decorticano gli alberi. Noi proteggiamo solo alberi molto giovani con una rete dalle pecorelle, che altrimenti raggiungerebbero la cima dell'albero (foglie succose in primavera).

 

Non appena avete messo insieme un gregge sufficientemente grande per le vostre esigenze (l'equilibrio tra il numero di animali e i m² di pascolo deve essere ottimale), il prato si falcia quasi da solo. Tutto quello che dobbiamo fare è falciare le ortiche. E' meglio farlo prima che questa pianta fiorisce, altrimenti puo' diffondersi molto rapidamente. I giovani germogli delle ortiche e le ortiche falciate ed essiccate dal sole vengono mangiate volentieri dalle pecore.

 

Penso che sia importante che la superficie sia divisa in almeno tre parti in modo che le pecore non si trovino sempre sullo stesso pascolo. Se gli animali cambiano pascolo ogni 3 settimane, sono protetti meglio dalle infestazioni di vermi e i pascoli ricevono un periodo di rigenerazione ristoratrice in cui le erbe possono crescere indisturbate.

Usarle nei vigneti

Siccome io non ho esperienza con le pecore d'Ouessant come tosaerba tra le viti, devo fare affidamento sull'esperienza dei viticoltori che utilizzano con successo questa razza. Ho in parte anche citato dei testi, che sono stati raccolti da TomTom nel forum tedesco delle pecore d'Ouessant.(http://www.ouessant.de/Forum/Upload/showthread.php?tid=984&page=4).

 

Le pecore d'Ouessant sono particolarmente adatti a questo lavoro, perché possono muoversi bene tra i viti grazie alle loro piccole dimensioni (meno di 46 cm per le femmine, meno di 49 cm per i maschi). La maggior parte dei viticoltori utilizza i piccoli rasaerba solo nei mesi invernali, perché l'esperienza ha dimostrato che in primavera, quando l'erba giovane cresce ancora poco, le Ouessant mangiano le giovani foglie e le gemme delle viti. Per questo le pecore di solito rimangono in vigna dalla fine della vendemmia fino all'inizio di aprile. Durante l'inverno hanno pascolato in modo eccellente tra le viti. Hanno mangiato, come desiderato, le erbe alte e le erbe indesiderate. Questi ultimi sono stati in parte completamente respinti. Infine, le pecore favoriscono anche la successiva coltivazione dell'appezzamento, in quanto l'aratura è ora più facile e le zolle possono essere girate più facilmente.

 

Nella primavera del 2013, nel cantone svizzero del Vallese è stato avviato il tentativo di utilizzare le pecore d'Ouessant nei mesi da maggio a inizio agosto per la manutenzione dei vigneti. Questo esperimento ha avuto un eco molto positiva. Si sottolinea che le Ouessant non raggiungono le foglie delle piante grazie alle loro piccole dimensioni. Si nutrono solo dell'erba e dei germogli laterali che crescono sui tronchi. Per i viticoltori questo significa un risparmio di lavoro, si legge sul sito web "ITHAKA Journal für Ökologie, Weinbau und Klimafarming".

La lana delle pecore d'Ouessant

Originariamente, le pecore d'Ouessant venivano allevate principalmente per la loro lana nera, che non aveva bisogno di essere tinta. Ai giorni nostri, la lana grezza ha perso molto del suo valore e di solito viene regalata o gettata via. Vorrei quindi parlare brevemente delle proprietà positive della lana delle Ouessant.  La lana di questa piccola pecora è particolarmente apprezzata dai filatori ed è ideale per l'infeltrimento. Poiché le pecore d'Ouessant possono avere tre colori diversi, si può anche fare delle belle cose senza dover tingere la lana.

 

Inoltre, la lana protegge anche dalle lumache nell'aiuola di ortaggi, in quanto gli intrusi non amati si "incollano" nel grasso della lana.

La carne delle pecore d'Ouessant

Anche se a mio avviso non vale la pena di far macellare queste piccole pecorelle, posso immaginare che un ariete aggressivo o un agnello maschile non adatto all'allevamento preparerebbe una buona cena. Si dice che la carne delle pecore d'Ouessant sia buonissima.

 

 

 

 

Ouessantschafe vom Plateidhof

St.Georgstr. 14 | 39011 Lana/Völlan (BZ)

E-Mail: m.steffi@hotmail.com

Tel: 0043 6 818 135 4362